La mostra propone una selezione di opere realizzate nel decennio tra gli anni ’70/80, che narrano di un artista poco più che trentenne alle prese con le contraddizioni di un mondo in subbuglio: una nascente questione ambientale, il disamore per un progresso che muta esseri umani in manichini, e poi i muri, lisci e insormontabili, reali e della mente, a volte figura e a volte sfondo di splendide palme e ghirlande di arance volanti.
Una mostra che vuole essere anche una proposta per riflettere sui nostri tempi, sugli intrecci profondi, e sulle interconnessioni sempre più complesse tra l’Io e il Noi nella nostra cultura , nella politica e nel sociale.
Visitabile fino al 27 aprile 2023 alla Galleria del Centro culturale “Mimì Arezzo” – Ragusa. Tutti i giorni dalle ore 17:00 alle ore 21:00.